Il contributo è dedicato all’intervento di Icilio Guareschi sui manoscritti danneggiati nel corso dell’incendio della Biblioteca Nazionale di Torino, avvenuto nel 1904. Egli si confrontò con il recupero e il restauro di tali codici, nei quali si riscontravano danni gravi e di vario genere: da quelli dovuti all’azione del fuoco, a quelli causati dall’acqua di spegnimento. Vengono descritti i trattamenti effettuati da Guareschi e dal gruppo di lavoro che con lui operò, e si formulano alcune riflessioni sull’approccio generale del chimico al restauro del patrimonio.