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Per greppi, fossi e borri: l’universo storico delle piante nel Senese, di F. Vannozzi, M. L. Valacchi, D. Orsini

Through slopes, ditches and canals: the historical universe of plants in the Siena countryside, by F. Vannozzi, M. L. Valacchi, D. Orsini

​Un manoscritto conservato accanto ai fogli di un erbario riconducibile all'antica Scuola di Materia Medica dell'Università di Siena, intitolato "Indice alfabetico dei Nomi volgari delle Piante raccolte nell'Erbario diviso in 5 categorie", descrive - brevemente ma con metodo rigoroso - una sorta di viaggio tra le piante delle campagne senesi a metà del diciannovesimo secolo. 
Nonostante gli erbari rappresentino una sintesi di conoscenze botaniche e mediche, talora con incursioni in campo artistico, destinate a medici e studenti per conoscere le piante medicinali e le loro proprietà terapeutiche, il nostro "Indice" è in grado di guidarci al di fuori dell'Orto dei Semplici dove le piante medicinali vengono selezionate e coltivate per servire la farmacia. Si rivela come una descrizione puntuale dell'ambiente rurale vicino a Siena. Un viaggio che ricorda da vicino quello che il botanico tedesco Leopold Eger ha suggerito nel suo manuale “Der Naturalien-Sammler: praktische Anleitung zum Sammeln, Praparien, Konserviren organischer und unorganischer Naturkorper”, tradotto in italiano nel 1877.
Un "viaggio botanico" che ogni studente della Scuola di Materia Medica doveva fare per acquisire le conoscenze di base per riconoscere le erbe e le piante del suo territorio, sapere dove poterle raccogliere, conoscerne anche i nomi volgari e l’uso che se ne faceva a livello popolare.

A manuscript preserved alongside the sheets of an herbarium that can be traced back to the ancient Materia Medica School at the University of Siena, titled “Alphabetical Index of the Common names of Plants collected in the Herbarium divided into 5 categories”, describes – briefly but with proper methodology – a sort of journey through the plants in the Siena countryside in mid-nineteenth century.
Despite the fact that the herbaria are synthetic compendia of botanical and medical knowledge, detouring occasionally into arts, thought to guide doctors and students through medicinal plants and their therapeutic properties, our “Index” is able to lead us out from the “Orto dei Semplici”, the herb garden where medicinal plants were selected and grown to serve the pharmacy. It reveals to be a punctual description of the rural environment nearby Siena. A journey that closely resembles what the German botanist Leopold Eger suggested in his “Der Naturalien-Sammler: praktische Anleitung zum Sammeln, Praparien, Konserviren organischer und unorganischer Naturkorper” manual, translated into Italian in 1877.
A “botanical journey” – that each student of Materia Medica School was required to do – would enable him to acquire the basic knowledge for recognizing the herbs and plants of its territory, for knowing where they could be collected, their vulgar names and everyday use by common people.



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