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Jovan Tucakov: un tenore al servizio della salute pubblica, di Nemanja Djordjevic

Jovan Tucakov: tenor in the service of the public health, by Nemanja Djordjevic

​Il benessere è una componente della salute che si manifesta in una temporanea soddisfazione dei bisogni del corpo e nella tranquillità. Tra i diversi approcci utilizzati per raggiungerlo e mantenerlo, l’attività del canto sembra essere benefica grazie ai suoi effetti neuroendocrini e socio-culturali che agiscono in sinergia. Alcuni filosofi dell’antica Grecia difesero l’ipotesi degli effetti curativi della musica per diverse malattie. I canti tradizionali della regione balcanica sono ben noti per le loro metafore in cui le piante officinali venivano usate per descrivere guerrieri, innamorati, la bellezza della fanciulla e persino la sua tristezza. Il simbolismo usato per intensificare e arricchire le descrizioni denota che i popoli balcanici avevano una buona conoscenza degli effetti curativi e nocivi delle piante, che a quei tempi erano l’unica opzione terapeutica disponibile. Quindi, per comprendere meglio le pratiche terapeutiche di un paese, potrebbe essere di grande interesse analizzare i suoi canti tradizionali. La raccolta di conoscenze sulla coltivazione e l’uso delle piante officinali nella medicina tradizionale della regione è stato il punto di partenza del lavoro del professor Jovan Tucakov, studente francese, accademico serbo. Il suo lavoro ha portato diversi riconoscimenti, tra cui un dottorato honoris causa (Università di Nancy, 1965) e la medaglia Lavoisier (Accademia di Farmacia, 1969). Tucakov era noto anche per essere un buon tenore. La sua partecipazione attiva a gruppi corali in Serbia, Croazia, Francia e Macedonia non è stata ancora trattata come argomento di ricerca. Diverse fonti, tra cui testimonianze e registrazioni audio, suggeriscono che la musica fosse il leitmotiv della vita di Tucakov e il catalizzatore del suo lavoro. Con la sua virtù è riuscito a creare legami forti, facendo risaltare la sua personalità, ma anche guarendo il dolore nei momenti difficili. L’interpretazione di partiture di Mokranjac, Binicki e altri compositori jugoslavi non solo ha creato una piacevole collaborazione durante molti lavori nel campo della farmacognosia, ma ha anche contribuito allo sviluppo della solida attività di ricerca e industriale del paese.

​Well-being is a component of health, which manifests in a temporary satisfaction of the body’s needs and in peace of mind. Among the different approaches used to attain and to maintain it, singing activity seems to be beneficial thanks to its neuroendocrine and socio-cultural effects acting in synergy. Some philosophers of Antique Greece defended the hypothesis about healing effects of music for different diseases. Conserved traditional songs of the Balkan’s region are well known for their metaphors in which the officinal plants were used to describe warriors, people in love, young girl’s beauty and even its sadness. The symbolism used to intensify and enrich descriptions denotes that Balkans people had a good understanding of both healing and harmful effects of plants, which were in those times the only available therapeutic option. Hence, for a better understanding of the healing practices of one nation, it could be of great interest to analyze its traditional songs. Gathering knowledge about cultivation and use of officinal plants in traditional medicine of the region was the starting point for the work of Professor Jovan Tucakov, French student, Serbian academician. His fruitful work was recognized with numerous distinctions, including an honorary doctorate (University of Nancy, 1965) and the Lavoisier medal (Academy of Pharmacy, 1969). Tucakov was also known to be a good tenor. His active membership in choral associations in Serbia, Croatia, France and Macedonia hasn’t yet been treated as a research topic. Different sources, including testimonies and audio recordings, suggest that music was the leitmotif of Tucakov’s life and catalyst of his work. By its virtue, he succeeded creating strong bonds, making his personality stand out, but also healing grief in painful moments. Interpretation of scores of Mokranjac, Binicki and other Yugoslavian composers not only created enjoyable collaboration during many farmacognosy fieldworks, but also contributed the development of the solid research and industrial activity of the country.



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