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La profilassi diretta e indiretta delle infezioni degli equini nella Prima guerra mondiale, di Benedetta Campanile

The direct and indirect prophylaxis of infections in equines in the First World War, by Benedetta Campanile

Durante la Prima guerra mondiale la salvaguardia della salute del bestiame, in particolare dei cavalli, richiese un grande impegno da parte della Sezione Veterinaria del Servizio Sanitario Militare. I rimedi farmaceutici erano vecchi e insufficienti. I prodotti più utilizzati sono stati i disinfettanti per l’igiene dei ricoveri e della pelle degli animali. Due le novità: l’applicazione delle prime norme sulla protezione degli animali, secondo la Legge 12 giugno 1913, n. 611; e la profilassi indiretta con vaccini e sieri. Quest’ultima scongiurò la diffusione di epidemie di malattie infettive come la rogna sarcoptica e la morva. In particolare, il contagio umano della morva è stato evitato grazie all’utilizzo del metodo della malleinizzazione. Fondamentale è stato il lavoro dei laboratori di batteriologia e il lavoro lungimirante di alcuni veterinari. Per la prima volta salvarono la vita ad animali malati ponendoli in zone di isolamento dove potevano continuare a lavorare nei campi e produrre sieri. Come alcuni dati mostrano, i sieri e i vaccini prodotti dai laboratori batteriologici esistenti in Italia sono stati distribuiti non solo all’Esercito ma anche alle aziende agricole delle province del Regno.

​During the First World War, safeguarding the health of livestock, especially horses, required a great effort from the Veterinary Section of the Military Health Service. Pharmaceutical remedies were old and insufficient. The most used products were disinfectants for the hygiene of shelters and animals’ skin. There were two novelties: the application of the first animal protection rules, according to Law 611, June 12, 1913; and the indirect prophylaxis with vaccines and serums. This last averted the spread of epidemics of infectious diseases such as sarcoptic mange and glanders. In particular, human contagion of glanders was avoided thanks to the use of the malleinization method. Fundamental was the work of the bacteriology laboratories and the far-sighted work of some veterinarians. For the first time they saved the lives of sick animals by placing them in isolation areas where they could continue to work in the fields and produce serums. As some data show, the serums and vaccines produced by the bacteriological laboratories existing in Italy were distributed not only to the Army but also to the farms of the Kingdom’s provinces.



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