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GLI STRUMENTI

La farmacia europea è cresciuta con i valori della tradizione, imponendosi rigide regole sancite dalle farmacopee e assegnando un’impronta decisamente professionale alla produzione e distribuzione dei medicamenti.
Le “officine” delle farmacie hanno segnato l’evoluzione del farmaco e la crescita dell’industria farmaceutica. In questo processo un ruolo cruciale era riservato agli attrezzi di laboratorio: indispensabili per allestire i medicamenti secondo le norme sancite dalle farmacopee.

 

 

Bilanciahttps://museo.unifarco.it/it/antica-farmacia-unifarco/strumenti/bilancia-2Bilancia<p>​La bilancia da lavoro a piatti e pesi serviva per lo più a pesare le droghe e le spezie per la preparazione delle specie semplici e composte. <br>La bilancia di precisione con piatti e cavaliere serviva alla pesata delle droghe eroiche e dei veleni.</p>
Mortaiohttps://museo.unifarco.it/it/antica-farmacia-unifarco/strumenti/Mortaio-3MortaioStrumento insostituibile per il farmacista. Serviva a frantumare le droghe per la preparazione delle specie composte. Serviva a ridurre le droghe in polvere e a mescolarle per preparare le polveri composte.
Microscopiohttps://museo.unifarco.it/it/antica-farmacia-unifarco/strumenti/microscopio-4Microscopio<p>​​​Strumento fondamentale per il farmacista ottocentesco.<br>Serviva al riconoscimento delle droghe e delle spezie e all’individuazione delle sofisticazioni.</p>
Percolatorehttps://museo.unifarco.it/it/antica-farmacia-unifarco/strumenti/percolatore-5Percolatore<p>​​​Era uno strumento semplice e rudimentale che serviva per la preparazione delle tinture e degli estratti. <br>La droga frantumata e ridotta in polvere veniva introdotta all’interno del percolatore, dopo di che si versava il solvente alcoolico che per lenta infusione e imbibizione scendeva per gravità raccogliendo i principi attivi della droga. In un recipiente sottostante il percolatore veniva raccolto l’estratto.</p>
Torchiohttps://museo.unifarco.it/it/antica-farmacia-unifarco/strumenti/torchio-6Torchio<p>Serviva a spremere l’esausto del percolato per ricavare il rimanente del solvente ricco di principi attivi.​</p>
Distillatorehttps://museo.unifarco.it/it/antica-farmacia-unifarco/strumenti/distillatore-7Distillatore<p>​​I distillatori servivano a concentrare le tinture ottenute dal percolatore per ottenere il grado alcoolico desiderato.<br>Si usavano per recuperare l’alcool adoperato per la percolazione e per preparare gli olii essenziali per le acque distillate.</p>
Pillolierahttps://museo.unifarco.it/it/antica-farmacia-unifarco/strumenti/pilloliera-8Pilloliera<p>​Veniva preparato un impasto di estratti vegetali mescolati con polvere di liquirizia. <br>Una fila di stampi provvedeva poi alla suddivisione in particelle uguali. <br>La pillola veniva infine arrotolata a mano.</p>
Punzonatricehttps://museo.unifarco.it/it/antica-farmacia-unifarco/strumenti/punzonatrice-9Punzonatrice<p>​Strumento meccanico manuale provvisto di punzone e tramoggia a slittante a forma di scarpa.<br>Serviva a fabbricare le compresse.</p>
Bagnomariahttps://museo.unifarco.it/it/antica-farmacia-unifarco/strumenti/bagnomaria-10Bagnomaria<p>​Era un pentolino a buchi concentrici dove si introducevano i bicchieri a bagno con acqua riscaldata con lampada Bunsen.<br>Serviva a preparare soluzioni medicamentose a caldo che non superassero i 100 gradi centigradi.</p>
Campana per vuotohttps://museo.unifarco.it/it/antica-farmacia-unifarco/strumenti/campana-per-vuoto-16Campana per vuoto​​Un altro sistema per ottenere il vuoto era quello di utilizzare una campana di vetro a chiusura ermetica, alla quale era collegata una pompa meccanica che funzionava mediante un flusso di acqua corrente.​ ​​<div>Un relativo vuoto veniva creato manualmente sotto una cappa di vetro. </div><div>​​Era una delle operazioni necessarie per ottenere piccole quantità di medicamento preparato in laboratorio. La sostanza era contenuta in un piccolo crogiolo.</div>