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I primi fornitori delle farmacie dopo l’Unità (1870-1873) da un libro mastro della farmacia Corvi, di Antonio Corvi

The first pharmacy suppliers after the unification of Italy (1870-1873) from a ledger of the Corvi pharmacy, by Antonio Corvi

​Quando nel 1860 caddero i confini tra gli Stati italiani pre-unitari, accanto alle prime industrie come la Carlo Erba si svilupparono compagnie di grossisti di medicinali e concessionari di nuovi prodotti, come le acque medicinali, aumentando a dismisura i prodotti offerti dalla farmacia.
Da un libro mastro della farmacia Corvi di Piacenza ricaviamo tutti gli acquisti fatti dal 1870 al 1873 presso una ventina di fornitori del Veneto, Lombardia, Piemonte e Liguria, per una somma complessiva di circa £. 34.000.
I generi più frequentemente trattati in maggior quantità, oltre alle acque minerali (14.000 bottiglie), furono: le cortecce di china, la cassia, la senape, l’olio di fegato di merluzzo, il solfato di sodio, il cremor tartaro, la magnesia ossido e citrato, la gomma arabica, le mandorle dolci e, soprattutto, la polpa di tamarindo frutto, acquistato a quintali, ad uso rinfrescante e lassativo.

​When in 1860 the borders between the Italian States before unification fell, alongside the first industries such as Carlo Erba, companies of wholesalers of medicines and dealers of new products, such as medicinal waters, developed. The products offered by the pharmacy therefore increased.
From a ledger of the Corvi pharmacy of Piacenza we learn about all the purchases made from 1870 to 1873 from about twenty suppliers of Veneto, Lombardia, Piemonte e Liguria, for a total expense of approximately £. 34.000.
In addition to the mineral water (14,000 bottles), the products treated in greater quantities were: china bark, cassia, mustard, cod liver oil, sodium sulfate, tartar cremor, magnesium oxide and citrate, gum arabic, sweet almonds and especially tamarind pulp purchased by quintals for refreshing and laxative use.



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