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Piante e didattica nell'antico Horto medico patavino: manoscritti, erbari secchi, tavole dipinte, di Elsa Mariella Cappelletti

Plants and didactics in the ancient Hortus medicus of Padua: manuscripts, herbaria of dried plants, painted didactic tables, by Elsa Mariella Cappelletti

Si discutono documenti che testimoniano l'evoluzione delle collezioni vegetali e dell'attività didattica nell’Orto Botanico di Padova durante i secoli. Il manoscritto “Semina Horti Medici 1614” del prefetto Prospero Alpini è considerato il primo “Index Seminum” dell’Orto. Il manoscritto di Giulio Pontedera (Prefetto dal 1719 al 1757) contiene gli elenchi delle piante coltivate dai suoi predecessori e suggerisce numerosi sinonimi, rendendo quindi più facile l'identificazione botanica delle piante indicate con nomenclatura polinominale pre-linneana. 
Un volume rilegato contenente 950 esemplari essiccati di piante dell'Orto Botanico di Padova è conservato nel Museo della Farmacia a Bressanone (Italia). Questo erbario, datato 1653, confezionato da un giardiniere, acquistato dallo studente di medicina Angermann di Innsbruck che scrisse i nomi delle piante in latino, è particolarmente prezioso per confermare l'identità delle piante elencate nel 1644 e 1660 dai prefetti Wesling e Dalla Torre; inoltre fornisce la prova di un nuovo metodo di insegnamento.
Il manoscritto redatto a Bisanzio nel 1734 dal medico Alessandro Knips Macoppe jr. contiene il testo integrale delle lezioni di “Ostensio simplicium” tenute dal Prefetto Giulio Pontedra, che illustrò circa 1200 piante seguendo una sequenza tassonomica. Questo manoscritto documenta sia i metodi di insegnamento di Pontedera che le collezioni di piante coltivate nell'Orto in quel periodo.
Un manoscritto latino di Giuseppe Antonio Bonato (Prefetto dal 1794 al 1835) contiene il testo integrale delle lezioni di “Ostensio Simplicium” tenutesi nel 1795, rivelando contenuti molto innovativi come la nomenclatura binomia delle piante e l'uso di un approccio fenologico invece di uno tassonomico nel trattare le circa 700 piante. Tre manoscritti italiani di Bonato contengono il testo integrale delle sue lezioni di Botanica, probabilmente tenute nel 1820-21, riguardanti l’istologia, l'anatomia, la morfologia degli organi vegetativi e riproduttivi nonché i sistemi e i metodi di classificazione disponibili in quel momento. Durante le sue lezioni Bonato ha utilizzato più di 100 tavole, dipinte da Luigi Pizzi per sostenere l'insegnamento di Bonato. Oltre a documentare il contenuto del corso questi manoscritti mettono in luce l'impressionante background culturale e le qualità nell’insegnamento di Bonato.

​Documents giving evidence of plant collection and teaching activity evolution in the Botanic garden of Padua during the centuries, are discussed. The manuscript “Semina Horti Medici 1614” by the Prefect Prospero Alpini, is regarded as the first “Index Seminum” of the Garden. The manuscript by Giulio Pontedera (Prefect from 1719 to 1757) provides the lists of plants cultivated by his predecessors and suggests several synonyms, therefore making easier the botanical identifications of plants indicated with pre-linnean polynomial names.
A bound volume containing 950 dried specimens of plants from the Botanic Garden of Padua, still exists at the Museo della Farmacia in Bressanone (Italy). This herbarium, dated 1653, assembled by a gardener, purchased by the medicine student Angermann from Innsbruck who wrote the latin plant names, is particularly valuable in confirming the identity of the plants listed in 1644 and 1660 by the Prefects Wesling and Dalla Torre; moreover, it provides evidence of a new method of teaching.
The manuscript written at Bysantium in 1734 by the physician Alessandro Knips Macoppe jr., contains the full text of the lessons of “Ostensio simplicium” held by the Prefect Giulio Pontedra, who illustrated about 1200 plants following a taxonomic sequence. This manuscript documents both the teaching methods of Pontedera and the plant collections cultivated in the Garden at that time.
A latin manuscript by Giuseppe Antonio Bonato (Prefect from 1794 to 1835) contains the full text of the lessons of "Ostensio simplicium" held in 1795, revealing very innovatory contents such as the binomial plant names and the use of a phenological approach instead of a taxonomic one in dealing with the about 700 plants. Three italian manuscripts by Bonato contain the full text of his lessons of "Botanica", probably held in 1820-21, dealing with hystology, anatomy, morphology of vegetative and reproductive organs, as well as the systems and methods of classification available at that time. During his lessons, Bonato made use of more than 100 tables, intentionally painted by Luigi Pizzi to support Bonato’s teaching. Besides documenting the course contents, these manuscripts bring to light the Bonato’s impressive cultural background and teaching qualities.​



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